La normativa introdotta con la riforma del Codice della Strada e successive integrazioni (in particolare la Legge n. 120/2010 e i relativi decreti attuativi, come il DM 30 luglio 2012) ha introdotto l’obbligo, per determinati esercizi pubblici, di mettere a disposizione dei clienti un etilometro. Questa misura è stata pensata per incentivare la prevenzione della guida in stato di ebbrezza.
In quali luoghi è obbligatorio?
L’obbligo riguarda principalmente quei locali che somministrano alcolici e che restano aperti oltre la mezzanotte. In questa categoria rientrano, ad esempio:
In sostanza, tutte le attività di intrattenimento o di ristorazione aperte in orario notturno che vendono o somministrano bevande alcoliche sono tenute ad avere almeno un etilometro professionale (o, in alternativa, a mettere a disposizione dei clienti etilometri monouso certificati) affinché i frequentatori possano verificare autonomamente il proprio tasso alcolico prima di mettersi alla guida.
Ulteriori adempimenti
Oltre all’obbligo di fornire uno strumento per la misurazione del tasso alcolemico, i gestori di tali locali devono:
Sanzioni
Il mancato adeguamento alle disposizioni, ovvero l’assenza di etilometri adeguatamente funzionanti o dei cartelli informativi, può comportare sanzioni amministrative. Sebbene i dettagli delle sanzioni possano variare, il mancato rispetto può risultare in multe significative e, in casi di recidiva o particolare gravità, può anche portare a sospensioni temporanee dell’attività commerciale.
In conclusione, il nuovo Codice della Strada non prescrive l’obbligo di etilometri per tutti, ma mira a coinvolgere in prima linea i locali notturni e i pubblici esercizi attivi dopo la mezzanotte, incentivando così una cultura della responsabilità nella gestione del consumo di bevande alcoliche.
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