Bentornati sul blog di PVS!
Questa settimana vogliamo raccontarti del progetto Creative Hero, un contest molto interessante a cui abbiamo partecipato con entusiasmo e curiosità.
Promosso dall’ Istituto Salesiano San Marco di Mestre, Creative Hero è una challenge che coinvolge giovani studenti dalle scuole superiori di tutta Italia.
L’obiettivo? Realizzare dei progetti grafici per i prodotti di 3 aziende, tutte diverse tra loro per tipologia, valori e target di riferimento.
L’edizione del 2023 ha visto noi di PVS come uno tra i 3 briefer: abbiamo visionato tanti progetti provenienti da ogni parte d’ Italia e abbiamo potuto visionare l’estro e la creatività di moltissimi giovani studenti!
Ti raccontiamo di più grazie ad una chiacchierata fatta con Matteo Dittadi, docente di Grafica & Design presso l’Istituto Salesiano San Marco e responsabile del reparto Progettazione di Smartmix, web agency specializzata in comunicazione, web e social.
Domanda: Matteo raccontaci: cos’è Creative Hero?
Matteo: Creative Hero è la più grande sfida creativa d’Italia aperta agli studenti di grafica e comunicazione. Quest’anno abbiamo registrato in totale 1732 partecipanti, suddivisi in 661 team provenienti da 35 scuole distribuite in tutta Italia – principalmente da Friuli, Trentino, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia.
Sono orgoglioso di annunciare che questa è stata l’edizione che, fino ad ora, ha raccolto la partecipazione maggiore di scuole: abbiamo registrato l’adesione di 10 scuole in più e circa 300 studenti in più rispetto all’edizione del 2022. Le nostre previsioni per l’anno prossimo sono ottime: prevediamo di superare quota 2000 studenti partecipanti e allargare ulteriormente il panel delle scuole aderenti al progetto.
Creative Hero è un contest che si posiziona a metà tra il concorso creativo e una richiesta che abbia degli elementi tecnici e tecnologici a supporto della creatività. Chiediamo ai ragazzi di realizzare un progetto grafico per tre briefer, aziende che necessitano di un logo e di una campagna comunicativa per un loro prodotto/servizio. Grazie alla collaborazione con Epson abbiamo premiato i progetti che non fossero solo belli e validi graficamente, ma che fossero anche progettualmente stampabili ed “eseguibili”, pronti ad essere mostrati a tutti.
D: E quest’anno anche noi di PVS siamo rientrati tra i briefer.
M: Esatto. PVS è rientrata tra i briefer insieme ad altre due realtà aziendali, La Giardiniera di Morgan, conservificio di Malo (Vi) e Bios Line, realtà attiva nell’ambito beauty sita a Padova.
PVS ha avuto modo di visionare 42 progetti, selezionati dalle scuole di provenienza dei gruppi scelti per rappresentare i rispettivi istituti a livello nazionale. Da questi 42, PVS ha selezionato i 3 progetti ritenuti più interessanti da sviluppare e che avessero risposto alla richiesta iniziale.
I tre team finalisti hanno poi partecipato ad un bootcamp finale, un weekend durante il quale tutte le squadre finaliste si sono ritrovate a Mestre e hanno avuto il modo di sviluppare i progetti, revisionandoli con i clienti stessi e con dei tutor dedicati.
D: Chi si è aggiudicato il premio finale per PVS?
M: Dei tre progetti arrivati in finale (Command-G, la Testata e Fiori di Loto) per PVS abbiamo apprezzato elementi molto diversi tra loro.
Uno era molto “disruptive” ed è stato notato immediatamente per la sua discontinuità comunicativa rispetto al tono di voce di PVS.
Il secondo ci ha colpito per degli elementi di innovazione inseriti nella grafica attuale del brand; il terzo aveva delle potenzialità molto interessanti, elementi che spiccavano rispetto al resto, sicuramente da attenzionare.
Il gruppo vincitore è stato La Testata, che ha portato innovazione mantenendo gli elementi attuali dell’immagine coordinata.
I tre team vincitori delle challenge si sono aggiudicati buoni Amazon per un valore di 500€, mentre tutti i finalisti hanno ricevuto un kit di benvenuto e una felpa CH23 personalizzata.
D: Che dici del livello di coinvolgimento emotivo dei ragazzi in questa challenge? Credi che qualcuno possa aver deciso, dopo questa esperienza, di intraprendere la carriera di graphic designer in futuro?
M: I ragazzi si sono dimostrati da subito coinvolti nel progetto, contenti e molto presi dal lavoro di sviluppo, di brainstorming e di produzione.
Anche i finalisti che sono arrivati nel bootcamp hanno lavorato benissimo, nonostante la pressione data dal poco tempo (due giorni scarsi) per revisionare il progetto, apportare le modifiche dopo i colloqui con i tutor e preparare una presentazione. I ragazzi hanno lavorato proprio come se fossero dipendenti di un’agenzia creativa, con tutte le scadenze e le variabili del caso che si possono verificare in un contesto lavorativo serio e formale.
Questo è una delle caratteristiche che mi rende più orgoglioso del contest Creative Hero: gli studenti imparano letteralmente “facendo”, sono immersi – anche se per pochi giorni – nelle vere dinamiche del mondo del lavoro, hanno un primo assaggio del know-how che serve per costruire la propria carriera futura.
Grazie a tutto il team Creative Hero per averci coinvolto in questo interessante e stimolante progetto!
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